La micina vera porca indecente
Mi chiamo Valentina ed ho 33 anni. Sono una creativa pubblicitaria, dicono molto brava e vivo da un paio d’anni da sola in un piccolo appartamento al centro di Milano. Descrivo brevemente come sono fatta per spiegare il mio comportamento nei confronti degli uomini. Sono alta un metro e ottanta, sono molto magra ma con seno abbastanza prosperoso e vado in palestra da quando avevo vent’anni.
Direte voi proprio un bel bocconcino ed invece il mio viso deturpato da un acne giovanile che mi ha lasciato centinaia di piccoli brutti ricordi rovina tutto. Non dico che sono un mostro ma troppe volte ho dovuto sopportare I commenti ironici dei ragazzi che alludevano al fatto che da ragazzina me la trastullavo troppo spesso ed è stato in quegli anni che ho deciso di non avere a che fare con gli uomini. Inoltre un paio di storie risalenti ormai alla notte dei tempi con due tipi veramente sui generis non avevano fatto altro che confermare la mia teoria sulla superficialità assoluta dell’uomo medio. Purtroppo però non ero riuscita a consolarmi tra le braccia di qualche amica perché le donne proprio non mi piacevano e, quindi, preferivo trastullarmi la fichetta con arnesi vari comprati su internet. Non che sia la stessa cosa, per carità ma, in mancanza di meglio….
Per fortuna un paio di amiche mi erano rimaste o meglio colleghe di ufficio con le quali prendere una birretta dopo il lavoro e chiacchierare amabilmente di tutto ciò che ci passa per la mente. Un giorno, una di queste, Sofia suona alla mia porta e mi porge con un sorriso dolcissimo una gabbietta con dentro una micina bianca, ritengo appena nata, per quanto era piccola. Mi dice che sarà d’ora in avanti, la mia compagnia preferita, che tanto la gattina si affezionerà anche alla casa che starà tutto il giorno da sola senza problemi salvo accogliermi con delle bellissima fusa la sera al mio rientro. Io e chiaretta – cosi ho chiamato la gattina per via del colore – diventiamo inseparabili. La mattina mi sveglia con un dolce e timido miagolio, strofina la schiena sul mio polpaccio e inizia bene la giornata. La sera mi accoglie arricciandosi come un batuffolo di cotone e mi da morsetti sulle caviglie per dimostrami il suo affetto. Il fatto di essere single consente anche delle belle libertà, d’estate, la sera, una volta casa, mi spoglio completamente e giro nuda per casa, dopo aver avuto l’accortezza di aver chiuso tutte le tende. Cosi non abbigliata mi stendo sul divano e con in braccio Chiaretta guardo un po di televisione o leggo un buon libro. E mia abitudine anche nel frattempo sgranocchiare un pacco di patatine o mangiare un buon yogurt . Chiaretta va matta per lo yogurt soprattutto quello alla fragola ed io verso due cucchiaini sul coperchietto che lei lecca avidamente. Una sera per sbaglio mentre sto guardando un programma interessante lascio cadere un cucchiaino di yogurt che va a poggiarsi proprio sulla mia fichetta. E’ un attimo, Chiaretta si precipita pensando che fosse la sua porzione quotidiana e comincia a muovere la sua linguetta succhiando lo yogurt. Non so cosa mi prende ma quella linguetta mi provoca una sensazione strana e piacevolissima, calda, veloce piccola e sapiente, Chiaretta termina lo yogurt e continua a leccare cercando I residui, io sto per venire e quindi verso un altro cucchiaino, Chiaretta ringrazia e lecca ancora avidamente mentre io vengo in maniera indecente. Lo so la situazione è veramente indegna ma io da quella sera non so più rinunziare alla lingua di Chiaretta. Le verso la yogurt sopra la mia fica e lei esegue il compitino ed io godo come un porcospino.