Mia mamma mi fa una sega
Cinque anni fa io e mio padre siamo rimasti coinvolti in un terribile incidente con l’automobile. Uno scontro frontale con un altro auto, era sera, pioveva a dirotto e mio padre alla guida non si è praticamente accorto di nulla. Purtroppo per lui non c’è stato niente da fare, è morto a 45 anni, lasciando vedova mia madre a 38 anni e me a 15 anni, orfano e privo del braccio destro. Dopo 3 mesi di ospedale sono tornato a casa e l’unico mio pensiero è stato da allora in poi per mia madre che è rimasta chiusa nel dolore e da allora non si è più ripresa. Insegna a scuola e forse soltanto questa distrazione ha evitato che facesse un estremo gesto, ma più che il dolore per la perdita di mio padre, so che la angoscia la visione, giorno, dopo giorno, di un figlio menomato. In effetti, nonostante mi possa definire un bel ragazzo, le prospettive di avere una ragazza sono pressocchè pari a zero. Inoltre anche caratterialmente, la tragedia mi ha segnato nel profondo, sono sempre cupo, introverso e, certo, questo non aiuta nelle relazioni. Ho un paio di amici ma il rapporto si interrompe nel fine settimana quando loro escono con le ragazze ed io sto in casa a vedere la tv, unico passatempo che si possa concedere a chi può usare una sola mano. Il fatto di avere una sola mano mi impedisce di poter compiere anche gesti ed attività elementari e qualche giorno fa dopo essermi fatto la doccia mi rendo conto di non avere a portato di mano l’asciugamano. Chiamo quindi mia madre che tanto è abituata a vedermi nudo sin da piccolo, lei entra in bagno e mi porge l’asciugamano anzi si avvicna e comincia ad asciugarmi. D’apprima le spalle, poi il torace, il ventre, le gambe e poi nel salire si imbatte nel mio pene eretto all’inverosimile per via del fatto che nella doccia con la spugna lo avevo sfregato per bene. Mia madre comincia ad accarezzarmi il cazzo, in un primo momento attraverso l’asciugamano, poi lo toglie e con entrambe le mani comincia a masturbarmi, io non ce la faccio a fermarla, lei mi dice che assomiglio moltissimo a suo padre, che sono cinque anni che non scopa e non vede un cazzo e io le dico che nessuna ragazza mi fila e che ho fatica anche a masturbarmi. È l’apocalisse, me lo prende in bocca e comincia a succhiarmi la cappella come una maledetta, mi strizza i coglioni e mi infila un dito in culo, io comincio a gemere come un vitello scannato e lei continua e gli vengo in bocca, senza ritegno poi si gira e mi mostra il culo e mi implora di entrare. Io ho ancora il cazzo dolorante per la veemenza del pompino ma non mi tiro indietro ed entro con violenza nel suo culo, lei gode come una porca ed io con lei, la scopo per due ore ed alla fine restiamo in silenzio a guardarci.
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