Io e mia suocera Silvana

suocera silvana Certe volte capita di imparare cose che non ti saresti mai aspettato di imparare. Questo vale in ogni ambito e soprattutto quando pensi di conoscere una persona a fondo. Succede sempre qualcosa che ti fa cambiare idea e ti fa capire che ti eri completamente sbagliato. Questo è quello che mi è successo e che mi ha fatto vedere mia suocera in maniera diversa. In realtà me la sono scopata mia suocera ma questo dopo . Prima voglio raccontarvi chi sono e come sono arrivato a questo strano rapporto di sesso . Io e mia moglie viviamo in un quartiere popolare di Milano. Uno di quei posti che non gode proprio di una buona reputazione. Tante brave persone che vengono messe tutte nel calderone di qualche testa di cazzo che spaccia droga e che ha rovinato un quartiere. Se ci mettete anche un via vai di puttane la sera nelle strade il quadro è completo. Ma non non ci viviamo male. Ormai ci siamo abituati ed abbiamo tutto a portata di mano. A volte non prendiamo neanche la macchina ed anche per fare la spesa abbiamo tutto sotto casa. Ci siamo trasferiti in questo angolo della città perché mia moglie voleva avvicinarsi a mia suocera. Lei è una donna molto giovane che è rimasta incinta quando ancora non aveva neanche diciotto anni. Uno di quei casi di ragazzo sedotta ed abbandonata che aveva messo al mondo una creatura che è poi diventata mia moglie. Ma quello che ho intenzione di raccontarvi non riguarda il rapporto tra me e mia moglie,ma bensì quello con mia suocera. Da un po’ di tempo,infatti, si era sparsa voce tra le vide del quartiere che al terzo piano della palazzina popolare dove abitava mia suocera viveva e lavorava una mignotta molto brava a fare pompini. Ovviamente nessuno conosceva il suo nome. Figurati se qualcuno potesse sapere chi si prostituiva nel palazzo di fronte. Magari la propria moglie o fidanzata gli avrebbe chiesto come mai avesse tutte quelle informazioni. Ma al terzo piano della palazzina incriminata abitava proprio mia suocera. E’ forse lei la troia del quartiere esperta nel fare bocchini da favola? Non riuscivo a credere che una cosa del genere fosse possibile. Ma dato che abito a due isolati da lei ,ogni volta che passavo sotto il suo portone ho cominciato a prestare attenzione ad eventuali via vai sospetti di uomini da quella portineria. Ricordo che un giorno successe qualcosa di strano per cui decisi di appostarmi per circa un’ora davanti casa sua. Devo dire che le allusioni ed i sospetti dei vicini erano proprio fondati. Da quella palazzina c’era un vero via vai di uomini. Di ogni età e di ogni estrazioni sociali. Alcuni li ho pure riconosciuti. Uno era il titolare del negozi di tabacchi sotto casa mia ed un altro un sacerdote della parrocchia vicino casa. Nulla di strano se non fosse che quell’andirivieni di uomini erano molto frequenti. Per questo motivo decisi di salire una di quelle mattine a casa di mia suocera. Con la scusa di un breve saluto avrei potuto capire se realmente succedeva qualcosa di strano a casa sua. Suono al campanello del suo interno e, con molta meraviglia, trovo la porta socchiusa. Lei l’aveva dimenticata aperta ed entro dentro senza risuonare. Sento dei rumori strani provenire nel frattempo dalla sua camera da letto e, dopo aver aperto la porta, assisto ad una scena che non avrei mai voluto vedere. Ero proprio lei la puttana del quartiere. Mia suocera era in ginocchio e stava facendo un pompino proprio al parroco della parrocchia . Il prete aveva un cazzo smisurato. In altri contesti avrei riso fino a farmi venire un infarto vedendo quella scena. Una troia che succhia il cazzo smisurato di un prete. Neanche nei più fantasiosi film porno. Ma lei non si scompose. Quello che lo fece fu il parroco. Si rivestì in maniera velocissima e senza dire neanche una parola scappo via vergognato come un verme. Rimasi da solo con mia suocera,lei immobile in ginocchio senza avere il coraggio di dirmi niente. Io ero basito. Non sapevo se andarmene o chiederle spiegazioni. Ma poi presi il coraggio a due mani e mi avvicinai a lei. Non volevo farla sentire in imbarazzo e l’unico modo per farlo fu quello di uscirmi il cazzo e metterglielo in bocca. Erano l’unico modo per diventare complice di quel suo segreto. E poi non potevo non costatare di persona le suo tanto decantate doti di pompinara. Non se lo fece dire due volte. Mi sorrise e si mise in bocca il mio uccello. Una vera maestra del bocchino. Una che inizia lentamente e non provoca . Ti lecca tutta la minchia e la fa crescere in maniera naturale. Poi comincia a pompare ma sempre molto lentamente. Mentre se lo infila in bocca lo scappella e con la lingua stuzzica il frenulo alla base della cappella. Poi ogni tanto aumenta il ritmo e ti fa arrivare quasi a venire. Ma sapientemente si ferma ricominciando a leccare. Ma nel mio caso penso sia stata più clemente. I suoi clienti li fa soffrire parecchio ma a me ha regalato una venuta relativamente veloce. Si è bevuta tutto il mio sperma. Io ero ad occhi chiusi e lei si leccava lo sperma mentre continuava a massaggiarmi le palle. Ora so chi è la pompinara troia del quartiere di cui tutti parlano ma di cui nessuno ha il coraggio di svelare l’identità. E sarà un segreto che conserverò geloso anche io. Ma ogni tanto la vado a salutare nei pomeriggi in cui mi viene voglia di un ottimo pompino.

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