La vedova scopa al cinema con uno sconosciuto

Sono Agatina, ho compiuto la scorsa settimana 46 anni e vivo a Nicolosi, un bellissimo paesino alle pendici dell’Etna. Sei mesi fa sono rimasta vedova, Riccardo, mio marito mi ha tradito con un infarto fulminante ed a 51 anni mi ha lasciato sola.

vedova scopa cinema bagno Mio marito era uno sportivo fissato con l’alimentazione, attento alla cura del corpo e per questo in quanto a scopate non si faceva mai più di 2 volte al mese. Io sinceramente avrei preferito 2 volte al giorno perché scopare è la sensazione più bella che si possa provare, a me il cazzo mi piace proprio, mi piace succhiarlo, sentirlo dentro la fica mentre si agita ma soprattutto dentro il culo.
Quando mio marito è  morto ho pianto per una settimana intera, poi ho deciso che la vita va in ogni caso vissuta e, dal momento che le mie condizioni economiche sono piuttosto agiate, ho pensato bene di godermela.
Per godermi la vita intendo bei vestiti, ristorante almeno 3 volte a settima e, soprattutto, scopare con chi mi va e quanto mi va.
In questi 6 mesi mi sono data un sacco da fare e voglio proprio raccontarvi qualche avventura anche perché già solo ricordare I momenti migliori mi fa eccitare e non nascondo che anche ora mentre mi accingo a raccontarvi la mia prima scopata da vedova, mi tocco la fica e ce lo bagnata fradicia.
Erano passati alcuni giorni da quando mio marito se ne era andato e per svagarmi avevo voglia di vedermi un bel film.
Vado quindi a Catania ed entro in un cinema dove danno una pellicola di un film di fantascienza di cui non me ne frega niente ma il cinema era carino ed avevo visto entrare tanti bei ragazzi.
Quando entro in sala non mi siedo subito ma do un po' uno sguardo in giro, qualche coppietta, amici sparsi qua e la, qualche anziano. Noto nelle prime file un giovane uomo sui trentacinque anni, ben vestito con I capelli rasati ed un profilo ed un fischietto niente male.
Me ne frego che la sala è piena di posti liberi e con un sorriso sfacciato mi siedo accanto lui accavallando le gambe e mostrando una coscia niente male.
Lui mi guarda senza guardare e cala il silenzio.
Dopo pochi minuti, nel buio più completo e senza alcun preavviso poggio una mano sul suo cazzo e comincio a strusciare voluttuosamente. Il suo cazzo si gonfia subito, prendo la sua mano e la poggio sulla mia coscia, la guido dentro la gonna e la dirigo verso la mia fica, già bagnata all’inverosimile.
Non avevo messo le mutandine ed il mio lui mi dimostra di saperci fare moltissimo, accarezza il clitoride con maestria.
Io vorrei gridare ma non posso ed allora lo guardo in maniera complice e mi dirigo verso il bagno.
Lui mi segue, entriamo nel bagno ed io comincio a strizzargli per bene le palle ed a baciarlo e leccarlo come se non baciassi un uomo da mesi, il che non era tanto lontano dalla realtà.
Gianni, così poi ho saputo che si chiamava, con sguardo lesto si accerta che la porta è chiusa a chiave, si abbassa pantaloni e mutande mi fa girare e, come se già sapesse come mi piaceva di più, mi sfonda il culo, mi cavalca come un pazzo ansimando e digrignando i denti.
Veniamo insieme mordendoci le labbra per non partecipare il nostro orgasmo a tutto il cinema.
Raccogliamo le nostre cose e ci riaccomodiamo in sala. É appena finito il primo tempo.

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