La cena prima delle nozze di mia cugina

Certe cose ti rimangono per sempre nelle vene. Come quando hai la fortuna di avere un parente con cui cresci e con cui hai modo di vivere assieme. Questo vale soprattutto se, come me, non hai fratelli e sorelle. Ti capita di cercare quello che ti manca proprio con gli amici o con qualche cugino. E io e mia cugina Rita rappresentiamo esattamente quello di cui sto parlando. Sia io che lei senza fratelli e quindi inevitabilmente siamo stati sempre un punto di riferimento per l’altro. Eravamo cresciuti praticamente assieme io e Rita. La mia cara cuginetta bionda e bellissima di appena qualche anno più grande di me era stata una sorella in molte occasioni. Mia madre è la sorella di suo padre e per qualche anno abbiamo vissuto assieme a casa di nonna. Poi, dopo la sua morte, siamo andati a vivere in case diverse.
Un rapporto il nostro sempre molto complice che ci ha portato, quando ancora eravamo degli adolescenti ad avere un flirt innocente quanto improbabile. Sapete quelle attrazioni fra ragazzi alle prime armi e con gli ormoni a palla che traboccano senza poter essere frenati.
Lei mi aveva fatto un paio di seghe ed io avevo ricambiato con palpatine e ditalini in riva al mare in estate. Qualche bacio ma nulla di più. Non ero mai arrivato al punto di scoparla anche se lei, in diverse occasioni, avrebbe gradito molto volentieri essere trombata da me. Ma io mi ero sempre rifiutato di commettere un incesto con mia cugina. Certo di storie fra cugini ci sono le pagine di storia piene ma io avevo sempre avuto qualche freno inibitorio ad avere rapporti sessuali completi con mia cugina.
scopo cugina addio celibato Ma quando è morta mia nonna ci siamo persi un po' di vista. Abbiamo preso casa in luoghi molto lontani della città e le nostre vite hanno preso una strada diversa. Amicizie e studi diversi. Oggi ci ritroviamo alla soglia dei trenta anni e ci sentiamo molto spesso ma ci vediamo sempre molto poco.
Ma l’altro giorno mi è arrivata una sua telefonata. Sapevo che frequentava un ragazzo da qualche anno ma non potevo minimamente pensare che facesse sul serio. Con la sua solita vocina da ragazzina smaliziata mi comunica di stare per convolare a nozze. Si sarebbe sposata fra due settimane ed aveva il piacere di avermi al suo addio al celibato.
Una serata con gli amici più stretti ed io non dovevo assolutamente mancare. Saremmo andati in un locale dove si mangia dell’ottimo cibo messicano per poi ballare fino a notte inoltrata.
Quel suo invito mi fece trasalire. Ero in fondo contento per lei ma mi lasciò l’amaro in bocca. Non nascondo di aver provato un po’ di gelosia. Mia cugina si sposava ed io, forse, mi stavo perdendo qualcosa. Cominciò, quindi, a maturare nella mia coscienza, il desiderio di dirle qualcosa che forse non avevo mai avuto il coraggio di dirle. Mi era rimasto il desiderio di scoparla quella mia adorata cugina. E quell’addio al celibato, forse, era l’ultima occasione per rimediare alla cosa.
Contavo i giorni prima dell’evento e non vedevo l’ora di rivederla. Lei si era fatta una donna splendida. Sempre sicura di se aveva una luce ed un fascino irresistibile. Io mi ero preparato nei minimi particolari e volevo presentarmi al meglio.
E finalmente quel giorno arrivò. L’appuntamento alle otto di sera direttamente al locale. Io arrivai con qualche decina di minuti di ritardo a causa di un piccolo guasto alla macchina. Non mi funzionava il telecomando dell’apertura delle portiere ed ero dovuto andare alla ricerca di una batteria da sostituire. Ma alla fine ero arrivato e volevo godermi mia cugina e la serata al massimo.
Lei, appena mi vide, mi venne incontro e mi abbracciò in maniera molto affettuosa. Non ci vedevamo da mesi e mi fece una festa incredibile. Era proprio contenta che ci fossi a quella sua serata. Anche io ero molto felice e più la stringevo in quell’abbraccio fra cugini più capivo che, forse, il nostro era un rapporto diverso. Ma vedevo anche mia cugina Rita diversa dal solito. Mi guardava in maniera diversa. Io parlavo e lei non faceva altro che guardarmi.
Dopo cena tutti in pista a ballare con il sottofondo di un gruppo di artisti che suonavano la musica che adoriamo. Delle vere hit con le quali abbiamo iniziato a scatenarci. Io ero molto sudi giri anche a causa di qualche buon bicchiere di sangria ben assestato e che mi aveva messo di buon umore. Anche Rita era particolarmente brilla e ballava in maniera molto eccitante. Un corpo tonico e due tette le sue che non ricordavo. Cominciò a venirmi il cazzo duro e non riuscivo a capire perché. Ma la spiegazione me la diede proprio mia cugina. Mentre stavamo ballando, infatti, si avvicinò a me e mi sussurrò all’orecchio che sarebbe voluta essere accompagnata da me a casa quella sera. Io non me lo feci dire due volte e le risposi che non vedevo l’ora di accompagnarla a casa.
Ed infatti verso del due del mattino ci siamo ritrovati in macchina diretti verso casa sua. Lei era completamente brilla e rideva incessantemente. Si vedeva che era felice . Ma mentre meno me lo aspettavo lei mi mise una mano sulla gamba, all’altezza del mio inguine. Mi stava toccando il cazzo e si accorse subito che lo avevo bello duro. Giocava muovendo le dita come se volesse farmi il solletico. Io non stavo più nella pelle e non vedevo l’ora di salire a casa sua per scoparmela per bene.
Dieci minuti di strada ed eccoci al suo bilocale in affitto. Lei lo avrebbe lasciato dopo il matrimonio ed era l’ultimo mese che lo avrebbe abitato. Infatti era pieno di scatoloni pronti ed imballati per il trasloco. Ma in quel momento vidi soltanto un divano di pelle nero libero da pacchi e pacchetti e la buttai li cominciando a baciarla dappertutto. Non avevo freni e mentre la limonavo di brutto la spogliavo. Lei si faceva fare tutto senza opporsi. Anzi. Con quel sorriso da troietta in calore cercava anche lei di abbassarmi i pantaloni per liberare il mio cazzo furente. Non ci riuscì perché era proprio alticcia ma non fu certo un problema. Ci siamo ritrovati completamente nudi ed io che le ficcavo, finalmente, il mio cazzo duro dentro la sua fica. Quanto lo avevo desiderato ed ora stava avvenendo. Stavo trombando mia cugina e lei era una femmina fantastica. La sentivo ansimare e gemere di piacere ma io avevo soltanto voglia di entrare dentro di lei e restarci più a lungo possibile.
Abbiamo scopato così, senza freni e senza censure. Io le sono venuto addosso, sulla sua passera e poi ci siamo abbracciati stretti. Abbiamo dormito li, tutta la notte, completamente nudi sul suo divano di pelle nera pronto al trasloco. Mia cugina è sposata da una settimana ormai e si trova in viaggio di nozze ai Caraibi. Avrà un marito perfetto ed una famiglia splendida ma il ricordo della nostra unica ed irripetibile notte di sesso rimarrà nei nostri ricordi per tutta la vita.

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