L’antipatica maialona del sesto piano
Il mio nome è Vittorio e odio il caldo. In inverno ci si può coprire, al limite non esci di casa, stufa accesa, plaid e televisione, anche una grappa e ti riscaldi in un modo o in un altro … ma con il caldo come fai … Era agosto di un paio di anni fa, certo avrete capito non il mio mese preferito, mia moglie, come sempre, aveva dimenticato di comprare quelle due, tre cosette inutili al supermercato che per lei sono questione di vita o di morte e quindi, giù con 40 gradi, ritorno paonazzo entro nell’androne del condominio, sono circa le 14, portiere in pausa, mi avvicino all’ascensore e, che seccatura, l’antipatica del sesto piano è già li ad attenderlo. Non che mi avesse fatto qualcosa ma aveva proprio il viso duro, il fare altezzoso e durante le riunioni di condominio riusciva a litigare su qualsiasi cosa, trasformando una riunione di un ora in una seduta fiume da iter parlamentare. Comunque ve la descrivo un attimo per farvi capire che aspetto può avere un’antipatica cinquantenne. Altezza media, seno molto pronunciato accompagnato da una pancetta ben evidente, spalle da lottatore, sedere basso e caviglie pronunciate. Il problema è che si sente attraente, non esce senza tacco 12 e trucco da circense ed ora è li che sicuramente gongola nel vedermi. Già perché non sono così stupido da non aver capito che un quarantenne palestrato e sempre abbronzato – quale io sono – rappresenterebbe per lei un bel bocconcino. L’ascensore è arrivato io vado al 5 piano e lei ne approfitta per dire che entra prima lei perché esce dopo, quindi apre le portine entra e con fare normale si china a poggiare la borsa della spesa. Se a novembre non disdegna la gonna corta immaginate come era vestita ad agosto, vestitino giallo semistrasparente e scarpe in tinta tacco a zeppa altissima. Davanti a me un sedere ingombrante per niente celato da un tanga nero, niente asta del reggiseno, entro imbarazzato e succede quello che mai avrei immaginato, le faccio un complimento senza capire il perché riguardo al fatto che una bella donna molto porca e disinibita come lei non dovrebbe portare pesi ingombranti. É un attimo e mi infila la lingua in bocca, mentre cerco di capire cosa sta succedendo la sua mano ha già abbassato la cerniera del mio pantaloncino e sta giocando con il mio pene. L’altra mano me la mette sulla bocca e cerca di premere I suoi seni contro il mio torace. Cosa mi succede?, le prendo la testa, la spingo verso il basso e lei svelta comincia a succhiarmi il cazzo con una vigoria incredibile. Continua, continua gli dico e lei non ha bisogno di alcun incitamento, nel frattempo si è anche tolta il vestito, non so come abbia fatto e la sua carne bianca mi eccita in maniera pazzesca, la faccio inchinare a 90 gradi e poggiare le mani sulle antine, da 5 minuti abbiamo bloccato l’ascensore ma nel palazzo non c’è nessuno che reclami. Le abbasso con violenza il tanga ed entro prendendola nel culo, il contatto del sedere morbido mi fa venire quasi subito e lei mi ringrazia continuando con la bocca il lavoro che aveva interrotto. Ci ricomponiamo e facciamo ripartire l’ascensore. Dirò a mia moglie che c’era un caldo bestiale e che sono tutto sudato per questo, lei scende per prima e mi guarda con ammirazione, in fondo è sempre una maialona ma meno antipatica di prima.
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