Lezioni di fisica particolari

ragazza studia La prima volta che Enrico conobbe Rosangela, lei aveva lunghi capelli biondi, perfetti nella pettinatura ed invidiabili nel colore. Per non parlare dei suoi seni perfetti, a coppa. Non c’è da meravigliarsi che tutti i ragazzi sono pazzi di lei. Enrico non era male nemmeno lui, aveva 33 anni, occhi verdi, capelli castani. Inoltre, egli aveva un fisico abbastanza tonico dato che giocava a calcio e non ha mai avuto problemi a trovare una ragazza con cui fare sesso. Rosangela era nuova nel gruppo di lavoro, e già attirava l’attenzione della maggior parte dei ragazzi che ne facevano parte, tra cui Enrico. E’ uscita con molti ragazzi nel corso dell’anno, ma non ha mai trovato quello giusto, e tutti i suoi rapporti sono durati poco più di un mese. Anche se erano nello stesso gruppo, lei ed Enrico non hanno mai parlato a lungo insieme, nonostante avessero già pranzato allo stesso tavolo. Sentivano entrambi che c’era qualcosa tra di loro. Enrico sapeva che aveva bisogno di lei, dei suoi seni perfetti e poter mettere la sua mano tra i capelli ondulati. Spesso di notte faceva sogni erotici in cui erano entrambi protagonisti e si svegliava bagnato, dopo che era venuto. Non aveva idea Enrico di come la amasse, e non aveva mai fatto il primo passo, lasciando a lei l’incombenza. Un giorno Rosangela era fuori città per affittare dei libri dato che doveva preparare dei trattati da discutere in una scuola e ha chiesto Enrico se lui l’avrebbe aiutata, fissando un incontro per il giorno dopo. Anche se eccitato, Enrico mai avrebbe potuto immaginare quello che stava per accadere. Lei arrivò a casa sua, come deciso. Indossava un blue jeans attillato ed una canottiera grigia, che accentuava il suo seno perfetto. Enrico era stato sorpreso dal vedere cotanta bellezza. Hanno cominciato a studiare tutto il materiale disponibile e condividere idee e schemi di lavoro quando Rosangela si alzò per andare in bagno. Dopo circa 20 minuti Enrico non vedendola tornare, si alzò per controllare se tutto era apposto. Con sua grande sorpresa scoprì che Rosangela stava piangendo.

“Va tutto bene lì dentro? Cosa c’è che non va? Sono qui”. Non rispose e quando uscì dal bagno, Rosangela aveva gli occhi rossi e gonfi. Era un disastro. Proprio in quel momento Enrico non desiderava altro che stringerla a sé e baciarla teneramente. Ha seguito il suo istinto e non appena si sedette sul divano, lui le diede un abbraccio di conforto e la lasciò piangere sulla sua spalla. Dopo circa 5 minuti Rosangela smise di piangere e guardò Enrico negli occhi, stringendolo ancora in lungo abbraccio. Hanno condiviso questo momento di silenzio, ed il desiderio di stare l’uno con l’altro. Alla fine, Enrico fece la prima mossa. Ha interrotto l’abbraccio, la guardò dritto negli occhi e la baciò a lungo ed intensamente. In un primo momento era teso, ma ben presto si rilassò. Enrico aveva detto tutto senza dire niente. Si sono baciati ed accarezzati per 5 minuti e poi Enrico, intuendo che i suoi capezzoli stavano diventando duri e crescendo, furbescamente spostò la mano sotto la camicia di Rosangela, cominciarono a strofinare il pollice contro il capezzolo duro. Rosangela, eccitata, si lasciò sfuggire un gemito e lasciò che la sua lingua esplorasse la bocca. Enrico aveva mani esperte, nonostante fosse stato solo con alcune ragazze, ma ci sapeva fare. Rosangela gemette più forte e più a lungo. Lasciò la sua mano muoversi verso il basso ed ha cominciato a toccare il pacco ad Enrico, che rivelava una bella forma nei pantaloni. Quando non ce la faceva più Enrico fece cenno a Rosangela invitandola a sedersi sulle ginocchia, e lei volentieri accettò. La gonna era ormai scivolata sopra i fianchi ed il suo perizoma nero era fradicio ed impregnato dei succhi della figa. Spostato il perizoma cominciò a cavalcare il suo cazzo, infilandoselo tutto dentro la passerina, mentre Enrico giocava con il suo seno, succhiando e mordendolo. Rosangela emise un altro lungo gemito ed era vicino all’orgasmo. La sua camicia era ormai slacciata, ed insieme godevano come poche volte era successo. Rosangela mosse la mano verso il suo clitoride e cominciò a strofinarselo, masturbandosi. “Voglio godere Enrico!”. Rosangela scese e fece cenno a Enrico a stare in piedi. Cominciò a sbottonarsi i pantaloni e si spogliarono entrambi nudi.

Lentamente lei prese il cazzo nella sua bocca, facendo scorrere la lingua lungo la parte posteriore del cazzo, spingendolo sino in fondo alla gola. Ha cominciato a scopare la bocca mentre la sua mano si mosse verso il basso alla ricerca della figa affamata e ci infilò due dita, ben lubrificate dagli umori di Rosangela. Enrico le spinse il bacino in faccia che cominciò a succhiargli le palle. Andò avanti a succhiargliele per un po’ sino a che lui emise un gemito e sborrò sulla faccia e sui capelli della ragazza, riempiendola. Era il turno di Rosangela raggiungere l’orgasmo. Mentre lei era stesa sul divano, Enrico si mise a leccarle figa e clitoride, facendola godere come una vacca. Ma questo non era sufficiente, lei voleva di più, ed allora lui si sdraiò su di lei e la baciò, i loro corpi nudi, scivolosi sfregarono l’uno contro l’altro, sino a che lui voleva scoparla ancora, senza pietà. Enrico ha fatto appoggiare Rosangela sul bracciolo del divano e l’ha scopata alla pecorina. La sua figa stretta ha divorato tutti i 18 centimetri della sua virilità. Questa volta, sia Rosangela che Enrico ha iniziato a gridare uno il nome dell’altra. Enrico ha iniziato a sculacciarla e Rosangela urlò di dolore e piacere. Le sue palle batterono contro il clitoride, ma lei non voleva raggiungere l’orgasmo così presto. Lui sborrò nuovamente, questa volta dentro la figa, proseguendo a scoparla con ardore; gocce di sperma rimasero attaccate al cazzo e colavano fuori dalla figa, ormai aperta e bagnatissima. Mentre giacevano entrambi, esausti, sul pavimento, coperti con i loro umori, si baciarono ancora profondamente. Non fu la prima ed unica volta che si videro… del resto i lavori per il gruppo non finivano quel giorno.

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