Orgia di cazzi e sborra con un ragazzo passivo
Abbiamo incontrato questo ragazzo su un sito di incontri gay. Il profilo era chiaro e le foto eloquenti. Voleva essere chiavato con forza. Lo contattammo, chiedendogli se avesse mai partecipato ad un’orgia e se era intenzionato. Rispose di si e dopo il rituale scambio di foto e contatti, lo incontrammo. Noi eravamo in 5. Lui aveva 21 anni, 175 di altezza, per 56kg, molto magro. Era poco dotato, ma per un passivo sottomesso (così amava definirsi), non era cosa grave. Venne a casa nostra e gli ordinammo di spogliarsi e di farsi vedere. Bel fisico, depilato, cazzo rasato con solo un ciuffetto di peli sul pube.
Si girò e ci mostrò un culetto sodo e piccolo, completamente liscio, nemmeno un pelo a disturbare il buchetto dove, da lì a poco, sarebbero entrati, a turno, ben 5 cazzi. “Inginocchiati, troietta!”, fu l’ordine che arrivò da uno di noi, e mentre lo faceva, gli sbattei il mio cazzo semi-duro in faccia per poi ficcarglielo in bocca. Non ci pensò due volte e cominciò a succhiarlo avidamente, andando su e giù per la mia asta, ma non lo prese mai in bocca tutto, quindi gli diedi colpi secchi per spingerlo fino in gola, in modo da scoparlo tutto. Nel frattempo un altro di noi mi mise il suo cazzone davanti e glielo segai un po’, fino a farlo diventare duro. La troietta passiva, ingorda, lo volle in bocca ed in pochi secondi si trovò ben due cazzi che gli scopavano la gola. Andammo avanti così per qualche minuto e quando le nostre cappelle erano belle umide, lo sbattemmo sul letto ordinandogli di allargare bene quelle chiappette perché i nostri cazzi avevano fame. Il buchetto non era granché stretto, si vedeva che cazzi ne aveva già presi prima d’ora. Gli sputai sul buchetto e glielo allargai con due dita. Il culo era bello umido, pronto per raccogliere il mio cazzo duri cole il marmo. Gli spinsi la testa in basso, appoggiai la mia cappella al buchino e con un colpo secco gli affondai l’asta in culo, facendolo gemere. Il mio amico si mise davanti a lui e gli disse di succhiare il cazzo ed afferrandogli la testa gli mise il cazzo in bocca. Il ritmo glielo davo io. Una scopata goduriosa come poche, ed il passivello sembrava apprezzare di avere tutta questa carne dura in culo ed in bocca. Andai avanti per un buon quarto d’ora a scopargli il culo e poi era arrivato il momento del cambio.
Tolsi il mio cazzo dal culo spannato e voglioso e glielo cacciai in bocca, ed era il turno del mio amico scopargli il culo. Il suo cazzo entrò senza fatica, ormai il culo era aperto. Enormi stantuffate fecero godere un po’ tutti 3 tre. Stavo per venire e gli spinsi il cazzo in gola col colpi secchi e decisi. Venne prima il mio amico (era troppo eccitato) e gli riempì il culo con lunghi getti di panna calda. Ora toccava a me, riempirgli la gola di buona sborra. “Vengo!” urlai e sentì il cazzo pulsargli in bocca, riempiendola. Andammo avanti a scoparlo ancora per un minuto, ma poi dovemmo dare il cambio agli altri due. Ingoiò la mia sborra e tenne al caldo nel culo quella del mio. Gli altri due attivi passarono subito al piano “b”, nel senso che preferirono scopargli subito il culo, in doppia penetrazione. Il più dotato dei due si sdraiò ed ordinò alla troietta passiva di sedersi su di lui a smorzacandela, e lo scopò per qualche minuto; nel frattempo il quarto del gruppo spinto il ragazzino contro il muro, avendo cura di non far uscire il cazzo dal culo, glielo cacciò anch’esso nel culo. Non serviva lubrificante, il buco era già spannato a dovere e lubrificato dalla tanta sborra che gli avevo schizzato dentro io. Una lunga sessione di doppia penetrazione, due cazzi che insieme entravano ed uscivano dal suo culo, ormai ridotto a un buco largo e tutto rosso. Dai due cazzi colava la mia sborra, e serviva anche da lubrificante. Il quinto di noi doveva scoparsi da solo il ragazzino, e già pregustava l’attesa. Era un ragazzo peruviano di 20 anni, cazzo enorme, porco e con pochi limiti. Voleva una scopata fatta come si deve e già sapeva cosa voleva fare e farsi fare. Il passivello urlava “basta”, il suo culo ormai non ne poteva più, ma i due non volevano saperne di smettere di scoparlo, era troppo bello quel culetto piccolo e depilato, pronto a soddisfare ogni voglia perversa. Dopo qualche minuto uno dei due ragazzi urlò che stava per sborrare e caccìò il suo cazzo più in profondità, facendo urlare dal piacere e dal dolore, la troietta. “Troia, sborro!, prendila tutta!”, disse, mentre gli schizzò nel culo tutta la sua sbroda bollente.
Il cazzo del suo amico scivolava ancora meglio con tutto questo sperma, ma ormai stava per venire anche lui. Non fece in tempo a dire “vengo anche io!”, che sborrò anche lui nel culetto. La mia sborra e quella dei miei due amici era troppa ed il suo culo non riuscì a contenerla e scivolò tutta fuori. Wow, fu l’unica parola che riuscì a dire lui, non sapendo che ora veniva il meglio. Il peruviano era pronto e disse “troia, ora tocca a me, dovrai essere il mio schiavo e fare ogni fottuta cosa che ti dirò”. Il ragazzino disse che era lì per quello. “Apri la bocca cagna!” e quando la passivella la aprì fu inondata da fiotti di piscio caldo e fumante, che la bagnarono completamente.
Uhm, piscio!! non se l’aspettava, e se lo sputò addosso. Il cazzo andava indurendosi e doveva essere pulito e fu così che lo succhiò fino alle palle, prendendolo sino in gola, ingoiando le ultime gocce di piscio che uscivano. Era un piacere, per lui, pulire un cazzo così e bere ogni liquido che usciva. Lo succhiò per qualche minuto, godendosi una tale quantità di carne, dura e pronta all’uso. Dopo un pompino soddisfacente, il peruviano lo fece girare e gli cacciò il cazzo in culo, tutto fino in fondo. Gli pisciò dentro, perché aveva ancora un po’ di piscia che esplodeva e chiedeva di uscire. Tutto il culo era bello lavato dalla sborra dei suoi amici e pronto a riceverne altra. Colpi secchi di cazzo erano quello che ci volevano per questa troietta passiva, sempre vogliosa e che non ne aveva mai abbastanza. Il peruviano era lungo a venire, ma questo non pareva essere un problema. Nel frattempo il buco del culo si stava restringendo, avvolgendo di più il cazzo dello scopatore. Una scopata dalla durata interminabile, e che culminarono con “tra poco sborro!” urlato mentre i colpi si facevano più secchi e profondi. Getti decisi e lunghi di sperma bagnarono il culo ormai distrutto da ben 5 cazzi… Una volta finita l’eiaculazione, tolse il suo cazzo ancora duro dal culo e vide, con piacere, gocce di piscia e sborra colare fuori, ed il buchetto che si apriva e chiudeva con movimenti sussultori, quasi a desiderare ancora cazzo. Tutti in doccia e poi ci rivestimmo. Il ragazzino era soddisfatto, ci salutò promettendoci che sarebbe ritornato… e ti credo, in un pomeriggio ha goduto come una troia impazzita. Lo avevamo aperto sia di bocca che di culo.
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