Perdo il lavoro ma non tutto è perduto

segretaria porca 50enne Oggi in Italia il miraggio di un lavoro stabile e,soprattutto , duraturo, è diventato una vera chimera. Troppa flessibilità e troppa poca voglia di fare e cambiare le cose. Ecco perché , dopo anni di onorato servizio presso un’azienda, ti puoi ritrovare senza lavoro da un giorno all’altro .Ma ricominciare è molto difficile. La crisi in Italia morde ancora, nonostante da varie parti si parla sempre di ricrescita e di crisi economica ormai alle spalle. Tutte cazzate decantate dai politici che nascondono una cruda realtà. Per chi ha la sfortuna di perdere il lavoro a quaranta anni è troppo difficile andare avanti e,soprattutto, trovare un altro lavoro. Per questo motivo mi sono deciso, mio malgrado, ad accettare la proposta di mia suocera di andare a lavorare in un piccolo supermercato di quartiere di sua proprietà ed a conduzione familiare. Una situazione sicuramente temporanea per me ma che, sembra strano ed un po’ brutto dirlo, si trascina ormai da oltre due anni. Purtroppo la realtà è questa ed ormai mi sono abituato a sistemare casse della frutta ed a mettere in ordine il magazzino e le scorte di casse d’acqua. Lo stipendio però è sempre garantito e questo ci ha permesso, a me ed a mia moglie, di tornare a sorridere e di avere sempre la tavola piena. Pian piano l’abitudine crea dei nuovi equilibri, compreso quello di trovarsi la suocera come capo diretto al lavoro. Una situazione che in molti miei colleghi maschietti sposati potrebbe essere considerata una vera sciagura. Ma a me infondo piaceva lavorare in quel supermercato e poi lei, mia suocera, non la vedevo molto spesso. Si perché la madre di mia moglie è una di quelle milf mature sempre in tiro che trascorrono le loro giornate tra estetista, palestre e tante altre menate per tenersi in forma. Soltanto di pomeriggio veniva al supermercato per gestire i rapporti con i fornitori e monitorare entrate ed uscite. Ci incrociavamo spesso quando io terminavo il mio turno di lavoro e lei entrava invece. Ma una sera la vidi arrivare un po’ prima del solito. Vestita in maniera molto provocante e con un sorriso più acceso del solito. Devo proprio dire che mia suocera, nonostante i suoi 53 anni, è una vera strafiga da scopare. Una vera donna molto provocante che aveva l’aria di chi ,quella sera, si era programmata una bella scopata con qualche maschietto che lei di solito frequenta. Le sue tette erano ancora alte ed il suo culo sodo . Una gonna nera attillata le dava un’area da cougar porca in cerca di sesso. La salutai come faccio di solito, con un sorriso . Ma lei mi chiamò per nome ( di solito non lo fa mai davanti agli altri impiegati) e mi chiamò nella stanza dell'amministrazione . Voleva comunicarmi alcune novità su alcuni prodotti che sarebbero messi in vendita prossimamente. Io la seguì come un cagnolino docile. Avevo sempre avuto un grande rispetto per quella donna. Ma una volta dentro la mia cara suocera si rivelò ben altra cosa. Lei si sedette sulla scrivania ed allargò le gambe. Senza troppe menate mi fece vedere che non portava le mutandine e quella fica completamente rasata mi fece venire una incredibile voglia di scoparmela. La porca era una donna molto piacente e vederla senza mutande fu la goccia che fece traboccare il vaso. Mi avvicinai a lei per baciarla, ma mi fermò subito. Con tono perentorio mi disse che voleva leccata la fica. Sorrideva e cominciò a giocare al gioco della mistress porca che adora dare ordine ai suoi sottoposti. Mi feci comandare ed ho ubbidito. Mi sono inginocchiato ed ho iniziato a leccarle la passera. Che meraviglia ragazzi. Una vera troia deliziosa con una vagina completamente glabra e bagnata. La feci gemere di piacere ma poi mi sono alzato. Volevo scoparla a tutti i costi ma ancora lei non mi permetteva di avvinarmi. Voleva stuzzicarmi ancora un po’ per farmi eccitare. Alla fine però ha ceduto alle mie pressioni. Mi sono abbassato i pantaloni ed ho iniziato a scoparla. Il mio cazzo ero tutto dentro di lei e lo muovevo in maniera molto veloce. Lui si faceva trombare a meraviglia. La sua fica ormai grondava di piacere e sembrava una vera fontana. I suoi umori mi avevano completamente reso fradicio il cazzo. Ma io ero in piedi e la stantuffavo come una troia. Alla fine l’ho sborrata . Sono venuto dentro di lei. Una scopata quella che non pensavo potesse essere realizzabile. Ma mia suocera è una di quelle femmine a cui non si dice certo di no. Oggi sono diventato il direttore del supermercato e sono entrato in società con lei. Un nuovo lavoro ed una figa matura da scopare nella stanza dell’amministrazione di un piccolo supermercato.

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