Sono lesbica ma ho assaggiato il cazzo e mi è piaciuto, ve lo racconto

lesbica prova cazzo macchina Il mio nome è Lucia, ho 28 anni, ho sempre avuto le idee chiare sulle mie tendenze sessuali, a quattordici anni ho provato a baciare un ragazzo e non mi è piaciuto molto, a sedici anni ho succhiato il mio primo cazzo e mi ha fatto schifo, quando poi ho fatto sesso per la prima volta, ho capito definitivamente che il sesso maschile non mi piaceva. Decisi quindi di provare con le ragazze, avevo sempre avvertito una certa attrazione per loro che avevo provato a reprimere con gli anni, sarebbe stato difficile far accettare questo mio lato ai miei genitori, a diciotto anni ti preoccupi ancora di cosa possano pensare gli altri e così ho vissuto la mia sessualità di nascosto fino a tre anni fa, quando ho deciso di uscire allo scoperto. Ammetto di essere rimasta sorpresa dalla reazione dei miei genitori, credevo in peggio ed invece hanno accettato la cosa senza batter ciglio, come se in fondo l’avessero sempre saputo. Ho fatto questa premessa per farvi capire ancor di più una mia esperienza recente che mi ha totalmente sconvolta, mettendo in dubbio ogni certezza acquisita negli anni. Sto con Giulia da un paio di anni, è una ragazza stupenda, in tutti i sensi, bellissima e intelligente, ha tre anni meno di me, sta finendo l’università, viviamo insieme, io ho un lavoro che mi consente di mantenerci e poi lei fa qualche lavoretto e aiuta, insomma, stiamo bene. La sintonia tra noi è molto buona, tra le lenzuola facciamo scintille, siamo molto passionali, anche quando litighiamo poi finiamo a letto a fare sesso per ore, quel tipo di sesso fatto di morsi, graffi, impeto, un godimento che non so spiegare a parole.

Adoro il modo in cui mi tocca, quando mi penetra la figa con le dita è come se mi riempisse di lei totalmente, poi mi aggrappo al letto e mi sbatte forte, mi sembra di impazzire di piacere, mentre lo fa le succhio i capezzoli, le piace tanto. Presa dall’impeto del momento, spesso finisco per graffiarle la schiena, quello penso sia il gesto che la fa scattare definitivamente, a quel punto si mette con la testa tra le mia gambe e mi lecca e fotte per ore, non mi da tregua, a volte iniziamo a farlo la sera e ci fermiamo solo a notte inoltrata. Non avrei motivo di lamentarmi, la mia vita sembrerebbe perfetta, a ventotto anni ho tutto, vivo discretamente bene ed ho una compagnia fantastica, eppure, una sera, quella sera, mi sono lasciata andare ad altro, anche se solo per un istante e adesso mi ritrovo con tanti dubbi da sciogliere. Giulia non poteva venire con me, aveva un compleanno, così quella sera ho chiamato un paio di amiche e siamo andate in un locale, dove suonava una cover band di Berry White, non volevo perdermela, adoro le sue canzoni. La serata procedeva tranquilla, ad un certo punto due ragazzi si avvicinano al nostro tavolo e iniziano a fare i cretini, ci provano con la mia amica fidanzata, poi con l’altra che accettò un cocktail da uno dei due, mentre l’altro non mi toglieva gli occhi di dosso. Gli dico chiaramente di non volere la sua compagnia, così si allontana, si siede al bar e continua a fissarmi, non so cosa sia scattato, ma ogni tanto anche io lo osservavo da lontano, lui mi sorrideva e sorseggiava il suo drink. Dopo mezz’ora mi sono alzata e sono uscita fuori al locale per fumare una sigaretta, ho sentito la porta aprirsi alle mie spalle e lui che continuava a sorridermi e a bere una birra. Non gli ho detto nulla, si è avvicinato e mi ha messo una mano sulla spalla, non mi ha dato fastidio, anzi ho provato un brivido, in quel momento mi ero completamente dimenticata di Giulia, della mia vita e di me stessa.

Credo che lui aspettasse solo un segnale, ho posato la mia mano sulla sua e l’ho stretta, mi ha guardato e mi ha fatto cenno di seguirlo, siamo entrati nella sua auto parcheggiata sul retro in un posto abbastanza buio. Una volta dentro, mi ha baciata, non mi ha fatto schifo, non mi ha dato fastidio, ho posato la mia mano sul suo pacco, lui ha tirato fuori il cazzo, poi mi ha detto di succhiarglielo. Osservai il suo uccello per qualche secondo, poi lo presi in bocca e cominciai a pompare, più lo facevo e più diventava duro, scoprii con grande sorpresa che mi stava piacendo, tra le gambe avvertivo la mia eccitazione. Abbassò il suo sedile, mi disse di togliermi le mutandine e salirgli sopra, lo feci senza pensare, sollevai il vestito e le tolsi, poi gli montai sopra, avvertii il contatto del suo cazzo con la mia figa bagnata, cominciai a muovermi avanti e indietro, quello strusciarsi mi aveva completamente mandato in tilt. Non riuscii più a resistere, fui io stessa a mettermelo dentro, era durissimo, provai una sensazione di estremo piacere, del tutto nuovo e diversa da quella che solitamente provavo con Giulia. Mi aggrappai al sedile della macchina e inizia a cavalcarlo, chiusi gli occhi e mi lasciai andare al piacere, tirai fuori le tette e gli dissi di succhiarmele, assunsi un’aria molto autoritaria e sicura, stavo dominando quel tipo senza pura o vergogna. Aumentai il ritmo delle spinte, sentivo la mia figa in fiamme, penso di aver avuto diversi orgasmi mentre scopavamo, quando poi è arrivato il suo momento, sono scesa e l’ho fatto schizzare sulle tette. L’attimo dopo in cui avevamo finito di scopare, ho pensato a Giulia e a quello che avevo appena fatto, non mi riconoscevo più, avevo appena succhiato un cazzo e mi era piaciuto. Quando sono tornata a casa non le ho raccontato nulla, non ho intenzione di dirglielo, sapete confesso che mi è piaciuto scopare con quel tipo e sto ancora cercando di capire se è stato solo un momento oppure c’è qualcosa che devo rivedere in me, ma la amo e non intenzione di perderla.

Altri racconti di questa categoria

Lascia un commento