Una scopata al parco con una milf dietro un cespuglio
Un pomeriggio di dicembre, una di quelle giornate soleggiate belle ma un po’ fuori stagione, decisi di fare una passeggiata al parco, non lo facevo quasi mai, non mi piace camminare molto, eppure quella volta sentivo il bisogno di farlo. Forse qualcosa dentro di me mi diceva di andare, come se sentissi che sarebbe successo qualcosa che avrebbe migliorato la mia giornata. La mattina a lavoro non era andata benissimo, in ufficio continuavo a stressarmi, ero nuovo, mi ero laureato solo pochi mesi prima in economia e commercio e i colleghi erano ancora diffidenti. Comunque iniziai questa passeggiata, ho 27 anni e la voglia di fare nuove amicizie era sempre presente, quando uscivo in compagnia o in solitudine mi piaceva fare due chiacchiere con qualcuno e così accadde anche quel giorno. Mi sedetti su una panchina al sole per riposare un po’, ad un certo punto si avvicino una signora che mi chiese se poteva sedersi, la osservai, era davvero bella, bionda, occhi verdi, formosa, molto attraente, portava la fede, era sicuramente sposata. La cosa che mi stranì era il fatto che c’erano diverse panchine libera ma lei aveva scelto di sedersi proprio vicino a me, pensai a qualcosa per rompere il ghiaccio e iniziammo a parlare del più e del meno. Appresi che era sposata da dieci anni, aveva 44 anni, un paio di figli e il marito era spesso via per lavoro, sembrava una donna molto annoiata, durante la conversazione seminai qualche complimento che lei accettò di buon grado, anzi vedevo che le interessavo particolarmente. Mi chiese cosa facessi nella vita e se fossi solo, poi la vidi cambiare posizione, incrociò le gambe e il vestito che indossava si sollevò leggermente scoprendo la coscia. Era davvero attraente e non potevo fare a meno di fissarle le gambe, poi i miei occhi finirono nella scollatura, iniziai a chiedermi da quanto tempo non mi facevo una bella scopa. Osservavo la sua bocca muoversi mentre pronunciava parole che a un certo punto avevo smesso di ascoltare, ero concentrato solo sulle sue belle tette, credo che lei se ne accorse. “Perché non ci mettiamo in un posto un po’ più appartato?” Aveva uno sorriso malizioso sulle labbra, io mi alzai e mi guardai intorno, a quell’ora non c’era nessuno, notai un cespuglio grande dietro ad un albero, la portai li. Non ci dicemmo altro, tirai fuori il cazzo dai pantaloni e lei si chinò per prenderlo in bocca e farmi un bel po’ pompino, mi piaceva tanto sentire le sue labbra succhiarlo e la lingua leccare la cappella come se fosse il gelato più buono del mondo. Era una milf repressa e frustrata, probabilmente il marito non la faceva sentire donna o non la faceva godere come desiderava o più semplicemente era una gran troia a cui piacevano i ragazzi giovani. Mi spompinò come se non ci fosse un domani, mi guardava negli occhi a volte, sorrideva e continuava a prenderlo in bocca fino a farlo sparire completamente fino in gola. Ero davvero eccitatissimo, volevo toccare la sua figa bagnata, le scostai gli slip e le toccai il clitoride con le dita, la puttana gemette mentre aveva ancora il cazzo in bocca. Feci scivolare il dito dentro la figa e la scopai, le piaceva sentirlo dentro, la sua passera si stringeva intorno e io spingevo sempre di più a fondo, ce l’aveva sfondata, non vedevo l’ora di infilare il cazzo dentro e godermela. Mi guardai intorno più volte cercando di capire se ci potessero essere occhi indiscreti a guardarci ma per fortuna non c’era l’ombra di una persona, le sussurrai di girarsi e abbassare gli slip, lentamente posai la cappella sull’entrata della sua figa, sputai sul cazzo ed entrai dentro di lei fino in fondo. La tenni per i fianchi e la scopai forte a pecorina, quella scopata era eccitante, la situazione lo era, stavo fottendo con una milf, dietro a un cespuglio in un parco pubblico con il rischio di essere scoperti. Misi una mano sulla sua bocca mentre aumentai il ritmo, la maiala gemeva e godeva e diceva ripetuti “si”, infilai una mano nella scollatura e le strinsi un seno, i capezzoli erano duri, li pizzicai, aveva un seno enorme e tenerlo in mano stretto era assurdo. Si voltò senza far uscire il cazzo dalla sua figa, si aggrappò a me, le tenni sollevata una gamba e spinsi più velocemente dentro, sentivo i suoi umori colarmi sul cazzo e sulle palle, improvvisamente mi staccai e la spinsi giù per farmelo succhiare ancora. Mi piaceva troppo sentire il calore della sua bocca intorno al mio cazzo, più succhiava e più diventava duro, mi leccò anche le palle, le dissi di prenderle in bocca intanto io mi segavo, la situazione diventava sempre più calda. Si alzò, fui io ad abbassarmi e a prendere la sua figa in bocca, la leccai, sentirne il sapore in bocca mi piaceva molto, era una vera maialona, la feci girare e le leccai anche il buchetto del culo, ci sputai dentro poi mi sollevai e lentamente le penetrai l’ano. Anche questo buco era particolarmente sfondato , la riempii tutta fino in fondo, la bloccai per i fianchi ancora una volta e la scopai forte, il suo culo sbatteva contro il mio bacino con forza, più andavamo avanti e più sentivo il mio cazzo sempre più vicino all’orgasmo. Quando mi resi conto che ero molto vicino a esplodere, le sussurrai all’orecchio che l’avrei riempita del mio sperma caldo, lei mi disse di si, come a volermi dare il permesso di riempirlo e così fu, schizzai dentro il suo culo. Prima di rivestirci succhiò ancora il mio cazzo per ripulirlo, poi ci demmo una sistemata veloce, ci guardammo negli occhi e ci salutammo tacitamente, era stato un incontro tra due sconosciuti, che non si mai più ripetuto perché non l’ho mai più vista.
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