La mia prima scopata da single: incontro sexy in un bar

scopata cucina Ho lasciato Laura qualche settimana fa, siamo stati insieme per tre anni, avevo bisogno di cambiare aria e vita, quello che avevamo mi stava stretta. Siamo andati a convivere un anno fa e la cosa è stata un po’ forzata da lei, io non ero molto sicuro ma diceva che voleva una dimostrazione d’amore e d’impegno e così l’ho accontentata. Per me la convivenza è stata solo soffocamento, non ero libero di fare niente senza che lo sapesse o dicesse qualcosa, inoltre, il sesso era diventato monotono, nell’ultimo periodo non lo facevamo quasi più. Così l’ho lasciata e la sera stessa sono andato in un locale ed ho cercato una ragazza disposta a passare una serata con me, a bere qualcosa e poi fare sesso. Ho conosciuto Viviana, una bella moretta con gli occhi azzurri e delle tette da paura, 29 anni, single e in cerca di compagnia, anche lei stava passando un periodo no, aveva rotto col fidanzato mesi prima e cercava di non pensarci. Bevemmo diversi boccali di birra, mangiammo qualcosa e poi uscimmo, avevo la macchina molto vicino, la feci salire e ma la portai a casa, non avevo voglia di fare sesso in auto, volevo godermi quella scopata senza il pensiero che qualcuno vedesse o sentisse. Entrati a casa, le offrii nuovamente da bere, stavamo scaldando la situazione, la guardai meglio ed era terribilmente sexy, mi piaceva molto, mi attraeva e me lo stava facendo venire duro solo con lo sguardo. Forse era l’alcol o l’adrenalina per aver avuto il coraggio di mandare via la mia ragazza, quella sera ero davvero particolarmente eccitato. Viviana si avvicinò a me, posò una mano sul mio petto, mi guardò negli occhi, eravamo in piedi davanti al letto, mi tolsi la camicia, lei mi leccò il collo e il torace, poi risalì e mi baciò con passione. Quel bacio profondo e bagnato mi fece eccitare ancora di più, misi le mani sul suo bel culo, la spinsi verso di me, si tolse il top attillato che indossava, poi si sfilò i jeans, rimase davanti a me in intimo di pizzo rosso, era bellissima. La baciai ancora, poi la mia lingua scivolò sul suo colle e sulle tette, le slaccia il reggiseno e presi i suoi capezzoli duri tra i denti, li succhiai uno alla volta, li leccai, lei gemeva e mi stringeva le mani tra i capelli. La feci sdraiare, mi tolsi i pantaloni e gli slip, vide il mio cazzo in semi erezione, salii sopra di lei, mi fermai col bacino all’altezza della sua bocca e la invitai a prenderlo e succhiarlo. Lei non esitò un solo istante, si riempì la bocca del mio cazzo e lo pompò per bene, sentivo che lo succhiava e che lo accarezzava con la lingua, intanto io le strizzavo le tette, mi ero anche leggermente piegato all’indietro per toccarle la figa con le dita, era completamente bagnata. Me lo feci succhiare ancora un po’, poi scesi leggermente per metterlo in mezzo alle sue tette grosse, le strinse e la scopai, quella spagnola era davvero eccitante, il mio cazzo scivolava benissimo li in mezzo. Decisi di smettere di essere egoista e di dedicarmi un po’ a lei, inoltre, avevo proprio voglia di assaggiare un’altra figa, le allargai le gambe, sentii il suo odore invadermi, potevo vedere i suoi umori colare, mi avvicinai con la lingua e leccai lentamente. La punta della lingua sfiorò il suo clitoride duro, la sentii gemere, cominciai a leccargliela tutta, la penetrai con la punta e mi aiutai con un paio di dita per scoparla meglio e farla venire. La volevo da impazzire, ma ancor di più volevo infilare il mio uccello nel suo buco e sfogare tutta la mia voglia repressa, decisi che era finito il tempo delle attese, entrai lentamente dentro la sua fessura, quando il mio cazzo scomparve completamente, cominciai a montarla e sbatterla. La tenni per i capelli, era un gesto che mi eccitava tanto, la mia ex non se lo faceva fare, le dava fastidio, si sentiva sottomessa, ma Viviana sembrava apprezzarlo. La sbattevo forte, vedevo le sue tette saltellare, i suoi gemiti mi facevano sentire più uomo, variai il ritmo della scopata più volte, poi decisi di cambiare posizione, la feci sedere su di me, si riempì del mio cazzo e mi cavalcò. Anche in questo caso si rivelò una gran puttana, si mosse su di me come una che non sentiva un cazzo dentro di se da anni, si muoveva, si contorceva e godeva, come godeva, si appese alle mie spalle e iniziò a saltellarmi addosso. Quel movimento mi fece impazzire di piacere, la cappella stava scoppiando, sentivo che da li a poco l’orgasmo mi avrebbe travolto e le avrei regalato un bel getto del mio sperma caldo. Prima di farlo desideravo scoparla a pecorina, così la misi a quattro zampe sul letto, mi alzai in piedi e la penetrai da dietro, lei mi venne incontro coi movimenti sbattendosi forte verso il mio bacino. Prendeva il mio cazzo tutto fino in fondo e ci dava dentro, gemeva, si toccava le tette, io le diedi qualche schiaffo sul culo, mi eccitava farlo, soprattutto sentire i suoi gridi di piacere. Mi lasciai andare a qualche parola, la chiamai troia, le dissi che era una gran puttana, che mi piaceva come faceva la pecorina, lei mi diceva che ero un porco e mi ordinava di scoparla più forte. Quando arrivai al limite, uscii dalla sua figa ormai arrossata e le schizzai il mio sperma caldo sul culo e sulla schiena. Quella scopata mi aveva dato una nuova forza e vitalità, Viviana lasciò il mio appartamento il giorno dopo e non l’ho più rivista, ora mi sento rigenerato ed ho tanta voglia di conoscere altre donne e lasciarmi andare un po’ a del buon sesso senza impegno.

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