L’inquilina ninfomane non ha tutti i soldi
Da circa 6 mesi ho acquistato un appartamentino in centro, tre vani ed un piccolo terrazzino. Mi sono rivolto ad un’agenzia per trovare un affittuario e dopo qualche giorno mi viene presentata una ragazza delle Mauritius. Fa la badante ed è una vera gnocca mulatta, lavora tutto il giorno e penso che in tal modo la casa sarà poco transitata e senza la presenza di bambini non dovrei il correre il rischio che l’immobile venga distrutto nel giro di qualche anno. Quindi concludo il contratto di locazione ed ogni mese sino a quello scorso, puntualmente, ogni primo del mese, ho riscosso l’affitto che mi viene dato in contanti perché la ragazza non ha conto corrente. Venerdì scorso, ricevo il solito messaggino con cui l’inquilina mi comunica che I soldi sono pronti e quindi di pomeriggio citofono. Salgo e, diversamente dal solito non vengo ricevuto sulla soglia con I soldi già in bella vista ma la porta è aperta e la voce della ragazza mi invita ad entrare. Mi siedo dunque sul divano e chiudo la porta alle mie spalle, sento rumori provenire dal bagno e vedo di botto sbucare Raida, così si chiama l’inquilina, in accappatoio e ciabatte. Ha un viso mesto si siede accanto a me e mi racconta che la madre sta male ed ha dovuto inviare metà dei soldi dell’affitto a lei e mi ricorda che sinora è sempre stata puntuale. In effetti è così e probabilmente non le avrei fatto storie, mi accingevo infatti dirle che poteva recuperare l’arretrato il mese prossimo ma lei mi anticipa e mi dice che solo per questo mese vorrebbe pagare la metà perché non sa se può avere i soldi arretrati il mese prossimo. Mentre parla, la cintura dell’accappatoio si allenta e compare un ventre piatto ed una tettina colore ebano da far girare la testa. Si accorge che sto guardando e la sua mano mi accarezza il viso con una dolcezza infinita. La carezza termina sui miei capelli e mi spinge il volto verso il suo seno, mi accorgo che nel mentre anche le sue gambe sono scoperte e mi gira la testa; non mi ero mai accorto che avesse un corpo così bello. Affondo il viso sul suo ventre, le bacio dapprima l’ombelico e poi inizio un percorso che si arresta sui seni morbidi per poi scendere sino alla ricerca del clitoride. Raida è silenziosa, ma continua a seguire il movimento della mia testa con le sue mani, mi guida, mi esorta. Continuo così per un tempo che mi è sembrato infinito, non mi interessava ricevere piacere ma solo darne, è una cosa strana, lo so, ma anche la situazione lo è, eccome, forse non avere ricevuto piacere mi fa sentire meno in colpa, non mi fa sentire uno sfruttatore. Raida non so quante volte è venuta ma imbarazzata ritorna in bagno mentre lascia I soldi sul tavolino di fronte al divano. Io li prendo, cerco di ricompormi davanti lo specchio della saletta e, prima di andarmene, faccio per affacciare sull’uscio del bagno per salutarla, lei mi tira dentro, mi bacia con la lingua, un bacio caldo ed intenso, mi sfiora il torace e poi le spalle e mi dice di ritonare il mese prossimo perché non è sicura di poter avere tutti I soldi. Scendo le scale pervaso da mille pensieri ma di sicuro conterò I giorni che mancano al prossimo affitto.
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