Io e Clarissa scoperte da mio padre

Mio padre non avrebbe mai immaginato che io e Clarissa fossimo più che amiche, ci conoscevamo dall’infanzia, siamo cresciute insieme, molti ci considerano sorelle, altre ci scambiano per tali. Lo siamo state per molto tempo in effetti, l’ho sempre vista come la sorella che non ho mai avuto, andavamo sempre d’accordo e quando litigavamo, tutto finiva nel giro di poco tempo. Avevamo diciassette anni quando qualcosa è cambiato, lei aveva iniziato ad uscire con Luca, un ragazzo della quinta, io invece di essere felice per lei ho provato fastidio, col passare dei giorni questo fastidio si è trasformato in un sentimento di gelosia e alla fine ho dovuto confessarlo a Clarissa. Con mia sorpresa e per fortuna anche lei da tempo provata questi sentimenti ma non aveva mai avuto il coraggio di dirmi niente, credeva potessi allontanarla, da quel momento siamo diventate amanti ed oggi che abbiamo 24 anni continuiamo ad esserlo. A me piace da impazzire, crescendo è diventata sempre più bella, piace tanto anche a mio fratello, infatti, un giorno mi confessò che voleva chiederle di uscire, io mi incazzai non poco e fui costretto a fargli sapere che stavamo insieme. Inizialmente non la prese benissimo, poi capì e ci aiutò anche a coprire alcune cose, quello di cui mi preoccupavo maggiormente era mio padre, guardava Clarissa in modo strano, avevo il timore che avesse capito qualcosa. Mia madre l’adorava, a volte avevo il dubbio che l’amasse più di me, questa cosa comunque mi stava bene, lei era ben accetta da tutti e per me era l’unica cosa che contava. Un venerdì mattina mio fratello era all’università, mia madre e mio padre a lavoro e non sarebbe rientrati prima delle 18:00, io non avevo corsi e nemmeno Clarissa, così le dissi di venire per passare una giornata da sole. Era una settimana che non facevamo sesso, era una settimana che ci chiamavano la notte per telefono e ci masturbavamo, mi piaceva godere così con lei, ma mi mancava troppo il suo corpo nudo contro il mio. Così finalmente potevamo scopare, quando è entrata in casa ci siamo salutate velocemente e poi abbiamo iniziato a baciarci con impeto, in pochi secondi stavamo già sul letto di camera dei miei a leccarsi la figa a vicenda. La sua lingua calda sapeva come muoversi nella mia figa, sapeva come accarezza il clitoride e darmi quel piacere intenso che solo lei sapeva provocarmi. Mi ha fatto venire sulla sua bocca più di una volta, mi piaceva quando mi leccava e infilava le dita dentro fino in fondo, quell’abbinamento era capace di farmi provare sensazioni potenti.

trio padre amica L’ho leccata anche io, ci siamo leccate a vicenda in un bel 69, quando mi veniva sulla bocca e sentivo i suoi succhi riempirmi, provavo un altro orgasmo. Stavamo scopando così intensamente che non sentimmo la porta di camera aprirsi, sulla soglia mio padre che aveva già il cazzo in mano, ci osservava e si segava. Si è avvicinato, ha messo il cazzo davanti alla bocca di Clarissa e le ha detto di succhiarlo, la cosa mi infastidì ma in quel momento prese dall’eccitazione e dal pensiero che era meglio compiacerlo, spinsi la sua testa verso mio padre. Lei lo prese in bocca e lo succhiò, lo spompinò energicamente, mio padre gemette, la prese per i capelli e la tenne ferma, poi le scopò la bocca, nel frattempo continuavo a leccarle la figa. Quando il cazzo di mio padre fu ben in tirò, si allontanò dalla bocca di Clarissa e con mia sorpresa venne tra le mie gambe, cercai di ribellarmi per un attimo ma lui fece forza e lentamente mi penetrò nella figa. Stava col corpo schiacciato sopra di me, il suo cazzo duro nella mia figa, mi sussurrava all’orecchio che ero una troia e mi scopava, poi mi esortava a leccare la figa a Clarissa. Mi lasciai andare a quel piacere, il suo uccello iniziava a piacermi, leccai la figa sempre più veloce, papà mi prese per i capelli e aumentò il ritmo, mi stava quasi facendo male, lui era eccitato come un porco. Uscì dalla mia figa, mi fece girare a pancia in su e mi penetrò di nuovo, intanto Clarissa aveva messo la sua figa sulla mia faccia, era in piedi e guardava mio padre negli occhi, lui continuò a scoparmi forte. Clarissa sembrò infastidirsi dall’essere esclusa, si avvicinò a mio padre e lo spinse via, lui rimase steso a pancia in su con il cazzo in tiro, non gli diede il tempo di fare qualcosa, lei si sedette su di lui e lo prese tutto dentro. Osservai la scena della mia ragazza che montava mio padre e lui che le diceva che era una troia e che doveva sbattersi più forte che poteva. Lo prese in parola, aumentò il ritmo delle spinte, si mosse su di lui velocemente e alla fine si dovette scostare bruscamente perché lui era vicino all’orgasmo. Ci avvicinò al suo cazzo, ci disse di segarlo velocemente, fu Clarissa a farlo e alla fine sborrò con tanto sperma caldo sulle nostre bocche, ci baciammo avidamente e leccammo via ogni piccola goccia del suo succo caldo. Quando ci fummo calmati tutti, mio padre mi confessò che aveva avuto dei sospetti su di noi e che ora che l’aveva scoperto lo avrebbe accettato solo se ogni tanto avessimo scopato con lui segretamente. Io e Clarissa vogliamo vivere la nostra storia tranquillamente, quindi abbiamo accettato di scopare una volta al mese con lui, in fondo è una situazione eccitante e trasgressiva e in questo modo possiamo avere anche un bel cazzo ogni tanto.

Altri racconti di questa categoria

Lascia un commento